Analisi e commento della lingua usata dai candidati nella campagna elettorale 2008 (a partire dal corpus di discorsi e programmi)

venerdì 21 marzo 2008

Identità



E' interessante notare le differenze con cui è usata nei vari discorsi e programmi elettorali la parola identità.
Il senso principale con cui è usata nell'intero corpus è quello così definito dal dizionario De Mauro-Paravia
l'insieme dei caratteri peculiari che contraddistinguono un individuo o un gruppo di individui.
Casini: nella quasi totalità delle occorrenze, l'identità a cui fa riferimento è quella cristiana del proprio partito, rivendicata con orgoglio ("Forti della nostra identità cristiana"). L'identità di cui si parla è dunque la propria.
Veltroni: il lemma è meno frequente rispetto ai testi di Casini, ma soprattutto è usato in modo diverso: spesso è riferito all'identità di altri soggetti (dei Socialisti, oppure dei piccoli comuni italiani, di cui bisogna salvaguardare l'identità, o ancora come concetto generale ("Guai se l'identità diventa un muro precario dietro al quale trincerarsi...").
Santanchè: è la candidata che usa più frequentemente il lemma (quasi 3 volte ogni mille parole), e lo fa spesso riferendosi all'identità nazionale ("Vivere l'identità e l'appartenenza nazionale come missione, superando lo sconfittismo e l'idea di declino").
Bertinotti: usa il lemma una sola volta, nella locuzione identità di genere, parlando di discriminazione.
Boselli e Berlusconi, nei dati finora raccolti, non usano mai il lemma.

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